Vivendo con un cane, non è mai inutile avere qualche piccola indicazione di pronto soccorso; alcuni consigli che non devono sostituire l’intervento del veterinario, ma semplicemente possono aiutare ad affrontare meglio situazioni critiche prima di poterlo raggiungere.
Due righe poco tecniche ma sicuramente molto pratiche, con la speranza e l’augurio di non dover mai utilizzare questi consigli!
FERITE
Possono essere da morso, da taglio, da trauma.
Ferite da morso ; non sono infrequenti durante le liti tra cani. La maggior parte delle volte si tratta di lesioni superficiali (solo lacerazione della cute), anche se più o meno ampie.
Sicuramente la prima azione è quella di pulire e disinfettare la parte lesa il più accuratemente possibile con acqua ossigenata o soluzioni a base di iodio; gli altri disinfettanti in commercio sono meno efficaci , calcolando che queste ferite sono molto inquinate da germi presenti sulla cute e nella bocca dei cani. L’alcool è assolutamente da evitare per il forte bruciore che provoca sulla cute non integra.
Sarà poi compito del veterinario valutare se è il caso di suturare le lesioni più estese.
I semplici buchi provocati da un unico dente, generalmente più profondi e difficilmente disinfettabili, sono da lasciare aperti perché non si formino ascessi per proliferazione batterica.
Se il morso è molto profondo ed ha interessato qualche grosso vaso provocando un forte sanguinamento, bisogna tamponare con molta forza la parte con garze, o in mancanza di queste con una salvietta (evitare cotone idrofilo, tovaglioli e fazzoletti di carta che potrebbero lasciare residui sui margini della ferita); applicare eventualmente un laccio emostatico a monte della ferita se si tratta di una zampa, e correre dal veterinario.
Ferite da taglio : meno frequenti e generalmente localizzate agli arti, sono provocate da oggetti taglienti (come lattine, pezzi di vetro, punte acuminate, rovi…..) che si possono trovare nei terreni sporchi. Sono generalmente nette e lineari, abbastanza estese e più o meno profonde e sanguinanti; valgono gli stessi consigli delle ferite da morso.
Quasi sempre richiedono una sutura e, se molto sanguinanti deve essere fatta una buona emostasi con compressione della parte lesa fino alla riduzione del sanguinamento.
Molto sanguinanti ed allarmanti per il proprietario del cane, sono anche le ferite a carico dei cuscinetti plantari del piede; non sono suturabili in quanto il cuscinetto è formato da tessuto corneo non cicatrizzabile. L’unica soluzione e tamponare a lungo e favorire l’emostasi anche con prodotti spray o in polvere a base di sali d’argento. La rimarginazione dei tessuti in questo caso avviene con la ricostruzione, lenta e progressiva, di nuovo tessuto corneo, partendo dagli strati profondo del derma; nel frattempo bisognerà fare molta attenzione alle possibili infezioni.
Le ferite da trauma , conseguenti a forti urti con corpi contundenti, sono a margini slabbrati, poco profonde ma molto dolorose per l’acciaccamento dei muscoli sottostanti ed il conseguente ematoma. L’applicazione di ghiaccio sulla parte lesionata, previa protezione della ferita stessa, è sempre consigliabile per l’azione vasocostrittiva del freddo, che favorisce l’emostasi e riduce la reazione infiammatoria dei tessuti circostanti.
USTIONI
Non sono molto frequenti nel cane dal momento che il pelo e gli spessi strati cutanei costituiscono un ottima barriera soprattutto per quegli incidenti da acqua e da olio bollenti così frequenti tra le pareti domestiche.
L’applicazione sulla parte colpita di ghiacccio al fine di abbassare velocemente la temperatura sulla zona lesa è sempre consigliabile.
In caso di ustione da fiamma le lesioni potrebbero essere decisamente più gravi dal momento che lo stesso pelo del cane facilita la diffusione del fuoco. Anche in questo caso la tempestiva applicazione di freddo aiuta a ridurre l’edema, ma l’eventuale perdita di cute rende difficile l’operazione.
Una pronta terapia antishock con cortisonici è importante nei casi più gravi, come è importante una veloce terapia reidratante endovenosa. La terapia successiva, che sarà decisa dal veterinario, vedrà antibiotici per via locale e generale, cicatrizzanti ed una eventuale chirurgia plastica ricostruttiva in caso di lesioni molto estese.
COLPO DI CALORE
I cani sono molto sensibile al caldo, ed alcune razze quali i molossoidi o quelli con canna nasale molto corta, ancora di più.
Mai lasciare un cane in macchina con i finestrini chiusi, anche se c’è un pallido sole invernale; mai lasciare la cuccia al sole o chiuderlo in un recinto senza possibilità di ombra; mai forzarlo a correre e giocare nelle calde giornate estive; quando si viaggia in estate portarsi sempre dell’acqua, sia per farlo bere, sia per bagnarlo in continuazione.
Qualora si dovesse arrivare al surriscaldamento del suo corpo (misurandogli la temperatura si trovano dei valori anche superiori ai 41°), con sintomi di difficoltà respiratoria e talora anche perdita di coscienza, la prima cosa da fare è trovare il modo di raffreddarlo, con acqua fresca, se possibile anche immergendolo nell’acqua, ghiaccio sulla testa e sulle estremità degli arti, in seguito il veterinario provvederà all’ inoculazione di abbondanti e veloci soluzioni reidratanti endovenose, e cortisone come antishock.
TRAUMI
I cani sono molto soggetti ad eventi traumatici per cadute, incidenti automobilistici, corpi contundenti…..
In caso di traumi molto forti si può anche avere una momentanea perdita di coscienza.
Spesso l’animle è impossibilitato a muoversi o si muove con grande difficoltà: in questi casi non bisogna mai forzarlo a spostarsi perché potrebbero anche esserci brutte fratture o lesioni interne che si aggraverebbero con movimenti sbagliati; non solo,ma l’intenso dolore potrebbe portare il cane a brutte reazioni nei confronti di chi vuole soccorerlo.
L’ideale sarebbe adagiare con grande cautela il soggetto su una robusta coperta o su un asse rigido, e così trasportarlo dal veterinario.
Evitare quindi di cercare di metterlo in piedi, ma trattarlo con grande dolcezza per tranquillizzarlo.
PUNTURE DI INSETTI
L’innata curiosità e la voglia di giocare portano spesso a spiacevoli incontri con insetti muniti di pungiglione, per nulla contenti di vedersi oggetto delle attenzioni di un cane.
La testa è in genere il bersaglio preferito del pungiglione, che la maggior parte delle volte provoca un forte gonfiore, rapido nello sviluppo, che deforma anche in modo impressionante il muso del cane.
Raramente si trova il pungiglione, e in questo caso è consigliabile toglierlo, facendo però attenzione a non romperlo.
L’applicazione di ghiaccio è molto utile nei primissimi momenti , ma è importante anche inoculare per via parenterale del cortisone per ridurre l’edema infiammatorio e prevenire possibili shock allergici.
Più grave è la reazione alla puntura nel caso che il cane abbia inghiottito l’insetto e questo l’abbia punto a livello faringeo: la rapida formazione dell’edema può causare gravi difficoltà respiratorie.
Cortisonici ad azione rapida inoculati possibilmente in vena il più rapidamente possibile possono salvare la vita del cane.
MORSO DI VIPERA
In alcune regioni le vipere sono purtroppo presenti, e anche se i cani più soggetti a morsicature sono i cani da caccia, non bisogna mai sottovalutare queste eventualità.
I cani sono meno sensibili dell’uomo al veleno della vipera ed i casi mortali sono rari; tuttavia gioca a sfavore del cane il fatto che generalmente il morso è a carico del muso, molto vascolarizzato, quindi il veleno entra in circolo molto velocemente.
E’ meglio tenere il cane tranquillo facendolo muovere il meno possibile.
Come primo soccorso in attesa di trovare un veterinario è utile usare il cortisone, inoculandolo sia per via parenterale sia localmente attorno al morso. Il veterinario praticherà poi una terapia infusionale antishock ed un attento monitoraggio del ritmo cardiaco.
L’efficacia del siero antivipera è molto discusso.
AVVELENAMENTI DOMESTICI
Il vizio di molti cani di leccare ed ingoiare tutto quello che trovano li rende soggetti a rischi di avvelenamento anche solo per le normali sostanze presenti n casa
I più frequenti sono da antiparassitari ambientali, generalmente a base di esteri fosforici, ed i sintomi consistono in vomito, scialorrea (perdita di bava), tremori e nei casi più gravi anche convulsioni.
I ratticidi più usati e facilmente reperibili in commercio (anche al supermercato!), sono a base di dicumarolo , noto anticoagulante che agisce provocando un alta fragilità capillare con forti emorragie, anche alcuni giorni dopo l’ingestione.
Lumachicidi, rodenticidi, anticrittogamici danno sintomi analoghi agli antiparassitari.
Quando si manifestano i sintomi l’agente tossico è già in circolo e l’unica possibilità è correre dal veterinario per le terapie del caso, possibilmente portando anche la confezione della sostanza ingerita, affinchè si possa impiegare l’antidoto più efficace. Ma nel caso in cui ci si accorga immediatamente dell’ingestione di sostanze nocive, in alcuni casi potrebbe essere utile far vomitare il cane il più velocemente possibile; non essendo in libero commercio i farmaci emetici più adatti a questo scopo, si può provare facendo bere al cane acqua e sale.
Attenzione però: non sempre è utile questo trattamento. Nel caso di ingestione di sostanze caustiche non bisogna assolutamente provocare i vomito, per l’altissima azione devastante sulle mucose; in questo caso bisogna ricorrere alla lavanda gastrica.
La somministrazione di latte, che spesso si sente consigliare, è invece da evitare perché molte delle sostanze più comunemente ingerite dal cane, anziché essere neutralizzate vengono meglio assimilate dall’organismo, in quanto si legano elettivamente alle sostanze grasse contenute nel latte stesso.
MATERIALE DI PRONTO SOCCORSO
E’ senz’altro utile avere a disposizione dei farmaci di pronto soccorso per poter agire velocemente in caso di necessità prima di raggiungere il veterinario.
Sarà il veterinario di fiducia a prescrivere i farmaci necessari e a definire i dosaggi in base al peso del soggetto.
E’ anche consigliabile imparare a praticare iniezioni sottocutanee o intramuscolari perché nella maggior parte delle emergenze è inutilizzabile la somministrazione per via orale.
Innanzitutto ci vuole disinfettante per le ferite, bende, garze, cerotto a nastro, per una prima medicazione e tamponamento delle emorragie.
- Polvere o bomboletta di spray cicatrizzante a base di sali d’argento per le ferite più sanguinanti.
- Fiale di desametazone e/o prednisolone, cortisonici a rapido effetto antinfiammatorio ed antishock.
- Fiale di antiemorragico
- Fiale di metoclopramide, antiemetico.
- Siringhe di varie misure.
- Flacone di soluzione fisiologica o glucosata al 5% per rapide reidratazioni anche endovenose
Ovviamente i farmaci devono essere prescritti dal veterinario, che nulla avrà in contrario a prescrivere anche qualche altro farmaco per “pronto soccorso”, fermo restando il fatto che tutti queste sostanze vanno somministrate coscientemente.
Dott. Marina Salmoiraghi