Vivo con gli alani da 1980, cioè da quando entrò in casa il mio primo fulvo, un maschio di quasi un anno, non bellissimo ma con un carattere meraviglioso, che mi fece conoscere ed amare questa razza.
La prima cucciolata risale al 1985, e non pensavo certo di percorrere tutta questa strada, anche perchè allora non ero particolarmente interessata alle esposizioni, ma col tempo desiderai fare qualcosa di più.
Comprai una cagna da esposizione, Kelly del Pino Azzurro, che mi diede tante soddisfazioni e mi insegnò molte cose, imparai ad usare saggiamente la prima fattrice che, avendo le orecchie integre, allora non poteva partecipare alle esposizioni; importai un maschio interessante dalla Germania, Lagos von den Hockwiesen, e… nacque il mio primo Campione del Mondo; ma non solo, nacquero quelle che considero le basilari capostipiti della mia linea di sangue: Berenice ed Eco.
La fortuna del principiante mi ha dato delle basi di partenza anche sane e solide, la mia mentalità di veterinario mi fa perseguire su questa strada , ed ancora oggi i miei criteri di scelta degli stalloni tengono in alta considerazione la costruzione ed il movimento, insieme ovviamente alla tipicità. Considero anche attentamente i pedigree, nella speranza che dicano il vero (!), perchè troppo spesso vedo rispuntare gli stessi difetti nella discendenza di certi stalloni o di certe linee di sangue.
E’ vero che è impossibile trovare la perfezione, ma ritengo importante tenermi al di fuori il più possibile i difetti che mi disturbano.
Il mio Alano ideale è… lo standard; ma lo standard si presta a quelle interpretazioni personali che conducono a differenze, anche sostanziali che si riscontrano nelle diverse linee: credo che un inesperto di cani possa fare fatica a riconoscere la stessa razza tra un alano allevato in Norvegia ed uno allevato in Francia.
Generalizzando il mio alano ideale ha la costruzione di uno scandinavo, la sostanza di uno tedesco ed un pò della tipicità del francese.
Le mie fattrici, a parte le iniziali Connie e Kelly del Pino Azzurro, sono tutte “dei Cinegeti” e frutto di accoppiamenti soprattutto con linee tedesche; o meglio, ho girato molto attorno alla linea di Ingo von Beelen, soggetto molto tipico ed equilibrato, con Lagos v.d. Hochwiesen, Extra v. Fresena, Geronimo v. Albatros che erano suoi diretti discendenti.
Ho sempre privilegiato le linee tedesche perchè di ottima costruzione e tipicità ed ho sempre avuto maggior fiducia in quei criteri di allevamento, anche se contestabili sotto certi aspetti, soprattutto oggi.
Un altro lato che ritengo molto importante è il carattere dell’alano, che non solo deve essere equilibrato e non pauroso, deve essere un buon guardiano ma anche socievole con gli altri cani: amo che i miei alani vivano tutti assieme, in casa assolutamente non in box, ed una buona selezione di carattere mi permette di far convivere più maschi e più femmine senza problemi.
________________Marina Salmoiraghi